Roma, 27 novembre 2015 – Il 12,6% di un pasto cucinato per ciascun alunno rimane ogni giorno nel piatto, divenendo spreco. Entrando nel dettaglio, gli sprechi sono pari all’11% nei primi piatti; al 13% nei secondi; al 22% nei contorni; al 9% nei dessert, al 10% nella frutta e, infine, al 10% nel pane. Da un punto di vista economico, entrano nel bidone dei rifiuti, 0,18 centesimi per pasto (a fronte di un prezzo medio di un pasto pari a 4,6 euro).
Sono questi i principali risultati emersi dall’indagine pilota su quanti e quali piatti rientrano al termine del servizio con cibo avanzato (sprechi), condotta da Oricon, Osservatorio sulla Ristorazione Collettiva e Nutrizione, e presentati in occasione dell’incontro “La Ristorazione Collettiva e l’eredità di Expo. Il valore del cibo, tra lotta agli sprechi e l’educazione alimentare”.
L’indagine -con questionario- è stata realizzata con questionari agli addetti alla distribuzione delle mense scolastiche. Nel periodo dal 26 ottobre-6 novembre 2015, sono stati monitorati oltre 64.000 pasti somministrati a 7.000 alunni di una fascia d’età compresa tra i 3 e gli 11 anni. Al termine del servizio è stata valutata la percentuale di spreco per tipologia di portata.
“I dati presentati oggi non sono rappresentativi del Paese, ma aiutano a fornire un quadro complessivo. Se riuscissimo a eliminare gli sprechi dalle mense scolastiche, i 18 centesimi delle materie prime alimentari che quotidianamente finiscono nel bidone della spazzatura potrebbero essere destinati alla preparazione di oltre 12 milioni di pasti per gli indigenti”, commenta Carlo Scarsciotti, Presidente di Oricon “Expo si è rivelata una formidabile occasione per l’Italia e un’opportunità per portare al centro del dibattito la nutrizione, il valore e il rispetto per il cibo. Siamo oggi di fronte a una grande responsabilità ma, allo stesso tempo, una grande opportunità: attuare azioni di sistema che prevedano un coordinamento a livello governativo e che coinvolga tutti gli operatori della filiera. Azioni nelle scuole primarie e secondarie di I grado volte a misurare e analizzare gli sprechi alimentari al fine di rivedere, ove necessario, i menù, unite a percorsi di educazione alimentare specialistici e divulgativi dedicati a studenti, corpo docente famiglie”.
Qui è possibile consultare i dati emersi dall’indagine esplorativa.
Rassegna stampa:
Corriere.it del 27 novembre 2015
Ansa Terra e Gusto del 27 novembre 2015
Ansa del 27 novembre 2015
Affariitaliani del 27 novembre 2015
La Voce d’Italia del 27 novembre 2015
Blitz quotidiano del 27 novembre 2015
Giornale di Brescia del 28 novembre 2015
Eco di Bergamo del 28 novembre 2015
La Voce di Torino del 28 novembre 2015
Volontariato Oggi del 28 novembre 2015
Onlinenews del 28 novembre 2015
L’Unità del 28 novembre 2015