SCARSCIOTTI: “È L’OCCASIONE PER FARE CHIAREZZA SULLA DETERMINAZIONE DELLA BASE IMPONIBILE DEI BUONI PASTO”
In occasione dell’esame in Parlamento dello schema di decreto legislativo recante attuazione della direttiva (UE) 2016/1065 recante modifica della direttiva 2006/112/CE per quanto riguarda il trattamento dei buoni- corrispettivo, il 26 settembre, Angem, in rappresentanza delle aziende della Ristorazione Collettiva, è intervenuta in audizione presso la Commissione Finanze della Camera.
Obiettivo del provvedimento è uniformare e dare certezza sul trattamento fiscale delle operazioni che comportano l'utilizzo di buoni-corrispettivo: proprio per questo il Presidente Carlo Scarsciotti ha voluto cogliere l’occasione per cercare di dirimere una volta per sempre qualsiasi dubbio interpretativo in merito alla determinazione della base imponibile dei buoni pasto, nel momento in cui le stesse società si trovano a dover “riscuotere” l’importo da parte delle società emettitrici.
In materia di buoni pasto – ha illustrato Scarsciotti ai membri della Commissione – è importante prendere in considerazione il rapporto tra società emettitrice e società di ristorazione, tenendo non solo in considerazione il duplice rapporto società emettitrice/azienda appaltante, ma anche quello tra azienda/società di ristorazione. Nel momento in cui un’azienda stipula un accordo con la società emettitrice, a cascata anche l’azienda di ristorazione si trova a dover stipulare un accordo con la stessa società emettitrice per la “riscossione” dei buoni pasto utilizzati dai lavoratori. E qui si crea la difficoltà interpretativa sulla determinazione della base imponibile, su cui questo decreto legislativo potrebbe, finalmente, far luce.
La proposta di Angem, quindi, è stata quella di includere una precisazione circa la determinazione della base imponibile.
Qui è consultabile la memoria e il testo della proposta depositata in Commissione Finanze.